Un percorso in costante ascesa, scandito da traguardi importanti. Daniela Sansone, originaria del Cilento e oggi chef di Modus Milano di Corso Magenta, porta nel cuore della città la vera essenza dei sapori della sua terra natale, reinterpretandoli con un tocco creativo e moderno. Il filo conduttore della sua cucina è la Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale, celebrata per i suoi benefici sulla salute e lo stile di vita. Il rinomato ristorante offre un’esperienza gastronomica che supera il concetto tradizionale di pizza e cucina e trova in Daniela una perfetta padrona di casa capace di unire professionalità e accoglienza. Ideale per un pranzo veloce e genuino, perfetto per una cena intima e ricca di sapori autentici, Modus Milano unisce tradizione e innovazione in un’atmosfera calda e sofisticata.
Daniela, ci racconti il tuo percorso? Come sei arrivata dal Cilento alla cucina di Modus Milano?
“Il mio percorso nasce proprio nel Cilento, dove già ero conosciuta come chef. Ho avuto l’opportunità di gestire un agriturismo e di fare esperienza in importanti realtà locali. Questo legame con il territorio mi ha portata a valorizzare la cucina cilentana e i suoi prodotti. Poi è arrivata la proposta di Paolo De Simone, che mi ha invitata a Milano per unirmi al progetto Modus. Abbiamo una visione comune della ristorazione: semplicità, grande attenzione alla materia prima, e un profondo rispetto per le tradizioni”.
Quali sono i valori e le tradizioni culinarie che hai portato dal Cilento a Milano?
“Sicuramente la prossimità dei prodotti. Nel Cilento, la cucina nasceva dall’orto: aprivi la porta e raccoglievi quello che serviva per il giorno. Questo si riflette nei nostri piatti, che rispettano stagionalità, colore, cottura e sapore. Parliamo di legumi, cereali, pesce povero come alici e sgombri, che sono pilastri della Dieta Mediterranea. Anche la convivialità è fondamentale, i nostri piatti sono pensati per essere condivisi, proprio come si fa nelle famiglie cilentane”.
Come definiresti l’esperienza gastronomica da Modus Milano? Un pranzo di gusto, ma Modus è anche perfetto per la cena…
“Sì, la cena è un momento più rilassato durante il quale amiamo molto fare storytelling perché ogni piatto ha una storia da raccontare legata non solo alle tradizioni cilentane, ma anche alle relazioni con i produttori locali. Cerchiamo di trasmettere ai nostri clienti il valore della materia prima e il percorso che ha fatto per arrivare sulla tavola. Questo rende la cena non solo un pasto, ma un’esperienza, un viaggio nei sapori e nelle culture del Cilento. Un discorso che non solo valorizza il nostro territorio, ma incentiva la crescita dei piccoli produttori cilentani, creando un circolo virtuoso tra il Cilento e Milano”.
La Dieta Mediterranea è riconosciuta come patrimonio immateriale dell’Unesco. In che modo cerchi di integrarne i principi nella tua cucina?
“I nostri nonni adottavano questo stile alimentare senza saperlo, guidati dalla semplicità dei prodotti, dalla povertà e dal bisogno. Anni dopo, questo modello è diventato oggetto di studio. Ancel Keys, attraverso le sue ricerche condotte a Pioppi, in Campania, ha dimostrato i benefici di uno stile di vita fondato su alimenti freschi, locali, di stagione, pescato del giorno, abbinato a tanto movimento e momenti di convivialità. Oggi ci impegniamo a portare questi stessi valori a Milano, ricreando un’atmosfera accogliente che richiami quella di una famiglia cilentana”.
Quali sono i piatti più amati dai clienti di Modus?
“La pasta fresca è un grande successo: cavatelli, fusilli, lagane, sempre preparati con condimenti di stagione. Poi ci sono piatti conviviali come la melanzana imbottita, le polpette al sugo o la teglia di melanzane. Sono piatti semplici, ma ricchi di gusto e perfetti anche per un aperitivo, magari accompagnati da un buon calice di vino cilentano”.
Come percepiscono i clienti milanesi i sapori del Cilento? Hai notato curiosità o sorprese particolari?
“Sono molto curiosi e attenti, anche perché a Milano c’è una grande sensibilità verso il benessere e il mangiar sano. La nostra cucina, con la sua semplicità e il giusto equilibrio nutrizionale, si sposa perfettamente con queste esigenze. Piatti come la nostra lagane e ceci ne sono un esempio perfetto: bilanciati, nutrienti e adatti a pranzi di lavoro veloci, ma di qualità”.
Quanto resta ancora da fare per valorizzare appieno i prodotti cilentani?
“C’è un mondo ancora da esplorare e far conoscere. Il Cilento è una terra ricca di eccellenze enogastronomiche che meritano maggiore attenzione, e sono molti i giovani imprenditori che stanno mettendo in campo idee innovative per preservare e, al tempo stesso, reinventare le tradizioni del nostro territorio. È fondamentale partire dalle radici, conoscere a fondo la storia e le caratteristiche uniche dei nostri prodotti, ma con uno sguardo proiettato verso il futuro, aperto al cambiamento e all’evoluzione. Questo mestiere, la cucina, è un linguaggio universale attraverso il quale possiamo raccontare le storie che ci appartengono, quelle che parlano di mare, di colline, di sapori autentici e di una cultura millenaria. Attraverso i piatti, portiamo con noi un po’ della magia del Cilento, condividendola con il mondo e rendendola accessibile a chiunque voglia avvicinarsi alla nostra realtà. Valorizzare i prodotti cilentani non è solo un gesto d’amore verso la nostra terra, ma un’opportunità per far conoscere la sua autenticità, la sua ricchezza e i suoi valori intramontabili”.