Un evento di grande richiamo ha animato Milano il 17 marzo 2025, presso il prestigioso Modus Milano di corso Magenta. La manifestazione, intitolata “Dialoghi”, ha riunito quattro illustri maestri pizzaioli italiani, offrendo un’occasione imperdibile per celebrare la pizza, simbolo della tradizione gastronomica del Bel Paese, in un contesto di convivialità e scambio culturale.

Un incontro di maestri pizzaioli

La serata ha visto la partecipazione di esperti pizzaioli provenienti da diverse regioni d’Italia, ciascuno portatore di una forte identità culinaria. Paolo De Simone, fondatore di Modus Pizzeria, ha espresso il suo orgoglio per l’evento, sottolineando come questa iniziativa consenta a ogni pizzaiolo di raccontare la propria terra attraverso le creazioni gastronomiche. “È stata una serata stimolante, con ospiti di grande rilievo e un pubblico molto attento. Questo evento è un’opportunità di promozione non solo per il nostro lavoro, ma anche per il nostro territorio”, ha dichiarato De Simone.

Durante la serata, ogni maestro ha presentato le proprie specialità, contribuendo a un’atmosfera che ha saputo coniugare l’arte della pizza con ingredienti di alta qualità. Gli ospiti hanno potuto vivere un vero e proprio viaggio gastronomico, esplorando le diverse tradizioni regionali italiane attraverso le creazioni dei maestri pizzaioli.

Le creazioni dei maestri

Paolo De Simone ha deliziato i presenti con la sua “Cilentana”, un impasto realizzato con grani antichi, condito con pomodoro cotto, olio extravergine d’oliva, cacioricotta di capra e origano di montagna. La serata è proseguita con il suo “Cannolo Cilentano”, un dolce tipico che ha conquistato i palati di tutti. Dall’altra parte, Raffaele Bonetta, noto come il Gran Sacerdote degli Impasti di Pozzuoli, ha incantato gli ospiti con la sua “Malazè”, una focaccia al carbone vegetale che richiamava le terre vulcaniche dei Campi Flegrei, con mozzarella di bufala, cicoria, acciuga di Cetara e ricotta di pecora mantecata.

Bonetta ha sottolineato l’importanza dell’evento, affermando: “È stato un onore partecipare a questa serata, un’opportunità per portare i sapori e la tradizione dei Campi Flegrei in un contesto così stimolante”. Ha anche evidenziato come la cucina rappresenti una risorsa culturale fondamentale per il suo territorio, specialmente in un momento difficile a causa delle recenti scosse di terremoto.

Innovazione e tradizione nella pizza

Angelo Pezzella, originario di Roma, ha sorpreso tutti con la sua “Pizza Verdone”, un piatto che combina carciofi saltati, guanciale croccante, pecorino e menta romana, creando un equilibrio di sapori straordinario. “Una serata in cui si è respirata una bellissima atmosfera, mi sono divertito tantissimo e l’accoglienza da parte di Paolo e di tutta la squadra è stata fantastica”, ha commentato Pezzella.

Il giovane talento Manuel Maiorano, proveniente da Pistoia, ha affascinato con la sua “Nuda e Cruda”, una pizza in pala con estruso di mais e Chianina battuta a coltello, arricchita da condimenti innovativi come la pomata di uovo Mugellano e la polvere di cappero dell’Elba. “Ci siamo ritrovati in quattro come se fossimo amici da vent’anni, ci siamo divertiti e concentrati sul lavoro”, ha raccontato Maiorano.

Omaggio a Milano

Un momento particolarmente significativo della serata è stato dedicato da Paolo De Simone a Milano, la città che lo ospita. Ha presentato la sua “Pizza Fritta Milanese”, una tradizionale pizza fritta arricchita con ossobuco alla milanese, accompagnata da una cremina di parmigiano e zafferano. “Ho voluto omaggiare Milano, mantenendo il legame con la mia tradizione. Il connubio con l’ossobuco è stato molto apprezzato dai presenti”, ha concluso De Simone.

Questo evento ha rappresentato un passo significativo nella valorizzazione delle tradizioni gastronomiche italiane, dimostrando come la pizza possa fungere da linguaggio universale, capace di unire culture e territori diversi in un dialogo ricco di gusto e innovazione. La serata ha superato le aspettative, ricevendo riscontri entusiasti da parte dei partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di assaporare le diverse varianti della pizza, tutte interpretate da maestri che custodiscono il prezioso sapere delle tradizioni locali, sempre con uno sguardo rivolto all’innovazione.

 

Fonte: Tendenze di viaggio